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Bilancio Sociale al 2023

08-08-2024 Hits:3217 Novass società cooperativa sociale Super User - avatar Super User

 Pubblicato l' 8 agosto 2024

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Verbali n. 2 e 3 Selezione Revisore Prog…

23-04-2024 Hits:419 Avvisi Super User - avatar Super User

Esito selezione Revisore Indipendente Prog-4 FAMI NOAH

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Verbali n. 2 e 3 Selezione Esperto Legal…

23-04-2024 Hits:381 Avvisi Super User - avatar Super User

Esito selezione PROG-4 NOAH

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VERBALE N. 1 DI SELEZIONE REVISORE CONTA…

22-04-2024 Hits:299 Avvisi Super User - avatar Super User

La fase di valutazione del colloquio delibera che sarà effettuata nella giornata del 23 aprile 2024 alle ore 11,00 presso la sede amministrativa della Novass in Viale Salerno 168 a...

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VERBALE N. 1 DI SELEZIONE DI ESPERTO LEG…

22-04-2024 Hits:327 Avvisi Super User - avatar Super User

La fase di valutazione del colloquio sarà effettuata nella giornata del 23 aprile 2024 alle ore 10,00 presso la sede amministrativa della Novass in Viale Salerno 168 a Policoro (MT) 75025

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AVVISO SELEZIONE REVISORE CONTABILE

10-04-2024 Hits:351 Avvisi Super User - avatar Super User

AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTO LEGALE per l’attuazione del progetto “NOAH - IL VALORE DELL'ACCOGLIENZA”, ai sensi dell’Avviso pubblico FAMI “O.S. 1 - Asilo. h) Potenziamento dei servizi a...

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AVVISO SELEZIONE ESPERTO LEGALE

10-04-2024 Hits:471 Avvisi Super User - avatar Super User

AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTO LEGALE per l’attuazione del progetto “NOAH - IL VALORE DELL'ACCOGLIENZA”, ai sensi dell’Avviso pubblico FAMI “O.S. 1 - Asilo. h) Potenziamento dei servizi a favore dei...

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CON GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 NELLA DIETA SI COMBATTE ALZHEIMER E DEMENZA PRECOCE. GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 PROMUOVONO LA FUNZIONALITÀ DELLA MEMORIA E DELL’IPPOCAMPO DURANTE L'INVECCHIAMENTO.

Gli Omega-3 (?3) sono acidi grassi poli-insaturi essenziali, che possono essere introdotti nell’organismo soltanto attraverso un’alimentazione ricca di pesce ed di alcuni tipi di vegetali (ad esempio, semi di lino, colza, soia, noci, avena, mandorle, nocciole, mais, alghe, alcuni frutti come l’avocado). Costituendo la componente principale delle membrane neuronali (corrispondente a circa il 25% dei grassi cerebrali totali), gli ?3 sono necessari non solo per un normale sviluppo del cervello, ma anche per il mantenimento delle sue funzioni in età adulta. Tuttavia, con l’avvento della rivoluzione industriale la dieta si è sempre più arricchita di cibi elaborati, già pronti e a buon mercato (fast food). Di conseguenza, l’apporto dietetico dei grassi ?3 è drasticamente diminuito, a favore dei grassi saturi (contenuti nella carne, negli insaccati, nei formaggi, nel latte, burro, strutto, negli oli di cocco e di palma), dei grassi poli-insaturi ?6 (contenuti nei cereali, legumi, negli oli di semi) e di tipotrans (contenuti nella margarina o negli alimenti fritti in oli/grassi semi-idrogenati). Tale disequilibrio dietetico nell’apporto di acidi grassi ?3 aumenta il rischio di sviluppare malattie metaboliche e produce uno stato pro-infiammatorio cronico che con l’invecchiamento si associa ad un più elevato rischio di malattie cardio- e cerebrovascolari.

 

CON GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 NELLA DIETA SI COMBATTE ALZHEIMER E DEMENZA PRECOCE. GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 PROMUOVONO LA FUNZIONALITÀ DELLA MEMORIA E DELL’IPPOCAMPO DURANTE L'INVECCHIAMENTO.

Gli Omega-3 (?3) sono acidi grassi poli-insaturi essenziali, che possono essere introdotti nell’organismo soltanto attraverso un’alimentazione ricca di pesce ed di alcuni tipi di vegetali (ad esempio, semi di lino, colza, soia, noci, avena, mandorle, nocciole, mais, alghe, alcuni frutti come l’avocado). Costituendo la componente principale delle membrane neuronali (corrispondente a circa il 25% dei grassi cerebrali totali), gli ?3 sono necessari non solo per un normale sviluppo del cervello, ma anche per il mantenimento delle sue funzioni in età adulta. Tuttavia, con l’avvento della rivoluzione industriale la dieta si è sempre più arricchita di cibi elaborati, già pronti e a buon mercato (fast food). Di conseguenza, l’apporto dietetico dei grassi ?3 è drasticamente diminuito, a favore dei grassi saturi (contenuti nella carne, negli insaccati, nei formaggi, nel latte, burro, strutto, negli oli di cocco e di palma), dei grassi poli-insaturi ?6 (contenuti nei cereali, legumi, negli oli di semi) e di tipotrans (contenuti nella margarina o negli alimenti fritti in oli/grassi semi-idrogenati). Tale disequilibrio dietetico nell’apporto di acidi grassi ?3 aumenta il rischio di sviluppare malattie metaboliche e produce uno stato pro-infiammatorio cronico che con l’invecchiamento si associa ad un più elevato rischio di malattie cardio- e cerebrovascolari.

Recenti studi epidemiologici e sperimentali hanno inoltre dimostrato una stretta correlazione tra bassi livelli di grassi ?3 ed incremento del declino cognitivo e di malattia di Alzheimer nella popolazione anziana. Considerando che l’età media della popolazione mondiale è in netto aumento, così come la crescita delle malattie neurodegenerative, sembra di grande attualità poter disporre di validi ausili dietetici per poter prevenire o quanto meno ritardare l’insorgenza di questi disordini. Un crescente numero di studi indica che un adeguato apporto di grassi ?3 è in grado di preservare le funzioni cognitive negli anziani.

Tra i più recenti ed innovativi, uno studio sperimentale su animali di laboratorio condotto presso la Fondazione Santa Lucia di Roma (Cutuli et al., 2014)*, ha permesso di dimostrare che una supplementazione dietetica con acidi grassi?3 della durata di 2 mesi, iniziata quando gli animali erano già anziani, permetteva di migliorare la funzionalità dell’ippocampo, la struttura cerebrale deputata all’immagazzinamento della memoria e maggiormente colpita nei pazienti affetti da demenza.

Il ripristino delle funzioni di memoria nei topi anziani alimentati con aggiunta di grassi ?3 si associava ad un aumento del volume dell’ippocampo, all’aumento della neurogenesi ippocampale e persino ad un aumento dell’arborizzazione dendritica dei neuroni ippocampali neo-formatisi (vedi Figura). Tali modificazioni erano accompagnate e sostenute da ulteriori effetti benefici, quali la riduzione dei livelli di neuro-infiammazione (aumento della reattività microgliale e riduzione dell’astrocitosi, dei livelli i lipofuscina e dell’apoptosi ippocampale), l’incremento dei livelli cerebrali di grassi ?3 e l’innalzamento dei livelli di acetil-carnitina. I risultati ottenuti aprono nuove prospettive per la prevenzione del declino cognitivo durante l’invecchiamento nell’uomo, mediante un più mirato utilizzo dei grassi ?3 nella dieta dei soggetti anziani e dei pazienti in fasi precoci di demenza.

http://www.hsantalucia.it

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