Lo SPRAR, il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, istituito con legge n. 189 del 30 luglio 2002 (c.d. legge Bossi-Fini), costituisce il circuito dei servizi di seconda accoglienza volti a fornire assistenza ai richiedenti protezione internazionale e ai rifugiati. i caratterizzata da un sistema decentrato composto da una rete di enti locali e di organizzazioni del terzo settore che, attraverso la realizzazione di progetti a livello locale definiscono e realizzano la rete cd. integrata.
L'organismo di gestione operativa dello SPRAR è costituito dal Servizio centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico, incaricato della razionalizzazione ed ottimizzazione del Sistema di protezione e del coordinamento, a livello nazionale, dei vari servizi di accoglienza territoriale. Per l'attuazione delle attività l'art. 32 septies della legge Bossi-Fini prevede l'istituzione, presso il Ministero dell'Interno, del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, finanziato dallo Stato italiano, dalle assegnazioni provenienti dal Fondo europeo per i rifugiati, nonché da eventuali contributi e donazioni disposte da privati, enti o organizzazioni, anche internazionali, e da altri organismi dell'Unione europea.
Sono sempre gli Enti Locali i soggetti capofila ed Enti Responsabili dei progetti, mentre le organizzazioni del terzo settore, come la Novass si occupano della loro attuazione. L'accoglienza integrata ha come obiettivo non solo l'implementazione degli interventi materiali di base (vitto e alloggio), ma altresì l'erogazione di servizi volti a favorire l'acquisizione di strumenti per l'autonomia dei beneficiari, nell'ottica di innescare processi di empowerment.
I servizi offerti sono :
- assistenza sanitaria;
- assistenza sociale (tra le cui misure rientrano anche le attività volte all'apprendimento della lingua e di alfabetizzazione);
- attività multiculturali;
- inserimento scolastico dei minori;
- mediazione linguistica e culturale (le cui attività toccano i diversi ambiti con i quali i beneficiari devono confrontarsi, tra cui quello abitativo, lavorativo e sociale);
- orientamento e informazione legale;
- inserimento abitativo, inserimento lavorativo e servizi per la formazione.